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Presta 3mila euro ad un uomo e se ne fa restituire 87mila: arrestato un 46enne

Ha chiesto un prestito nel 2017 ad un coetaneo di 3500 euro, lui lo ha minacciato e se ne è fatti restituire 87mila: arrestato in flagrante.
A cura di Beatrice Tominic
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Ha pagato 87mila euro per un prestito di 3500: dopo due anni passati a cedere di fronte alle minacce di un coetaneo, un uomo di Aprilia ha deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine per denunciare una situazione che, per lui, era diventata insostenibile. A seguito dell'intervento degli agenti, un quarantaseienne di Genzano, il presunto estorsore, è stato arresto in flagranza: aveva appena ricevuto gli ultimi 250 euro da parte del suo debitore.

Il prestito nel 2017: cosa è successo

La vicenda è iniziata nel 2017 quando un giovane di Aprilia, in un periodo in cui aveva necessità di denaro, ha deciso di rivolgersi ad un coetaneo di Genzano, sui Castelli Romani, per un prestito di 3500 euro. 

Gli anni passano e nel 2022 il genzanese ha iniziato a chiedere indietro il denaro prestato, oltre al quale, però, ha preteso un alto tasso d'interessi. Le richieste si fanno sempre più insistenti e il ragazzo inizia a minacciare il ragazzo di Aprilia che, spaventato, ad un certo punto ha ceduto: dal 2022 fino ad oggi, con varie tranche e modalità, avrebbe pagato più di 87 mila euro.

La denuncia e l'intervento delle forze dell'ordine

Per il giovane di Aprilia la situazione è diventata sempre più pesante tanto che, con il conforto e l'appoggio dei familiari, ha deciso di rivolgersi al commissariato di Genzano per denunciare quanto gli stava accadendo. "Mi ha chiesto ancora soldi, gli devo 250 euro adesso", avrebbe detto agli agenti che, a quel punto, hanno capito che era il momento giusto per intervenire con un piano.

La vittima si è presentata all'appuntamento per consegnare la somma richiesta, seguito con discrezione dagli agenti, intervenuti soltanto dopo aver visto che la busta con il denaro (precedentemente fotocopiato) era stata consegnata al presunto estorsore.

L'arresto

Nel corso dei loro accertamenti, oltre a sequestrare il denaro, i poliziotti hanno trovato 2 carte prepagate su cui venivano fatte le ricariche per coprire il debito, secondo quanto spiegato dalla vittima. Così il quarantaseienne di Genzano è stato arrestato perché gravemente indiziato del reato di estorsione ed è stata ottenuta la convalida dal gip della Procura di Velletri.

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